giovedì 28 febbraio 2008

Saviour Machine - II - MCM/Massacre Records - 1994

Seconda prova per la band cristiana per eccellenza e virata verso un sound meno pesante rispetto al disco d'esordio e più incentrato sulla teatralità e la drammaticità dei brani. Meno impatto immediato ed arrangiamenti più curati fanno di SM II una perfetta colonna sonora per un viaggio nei luoghi più oscuri della propria anima, quelli oppressi da mille ipotesi e dubbi ma pronti a schiarirsi al minimo accenno di luce. Quella luce che nella parte finale del disco si intravede dopo un tortuoso cammino di ben oltre un'ora attraverso estasianti brani, epici crescendo drammatici e ballate pianistiche dall'intensità emotiva struggente come "American Babylon", Ancora imperante e la prestazione vocale di Eric Clayton, sorta di Virgilio che conduce l'ascoltatore in un mondo suddiviso tra sofferenza e speranza, tra visioni oniriche e mistiche escursioni nei meandri delle fede cristiana, che si apre e si conclude con i due brani "Saviour Machine I" e "Saviour Machine II" che ripercorrono lo stesso tema musicale ma che rappresentano rispettivamente l'invito ad attraversare senza paura quella "confusione" prima, il raggiungimento finale della salvezza dopo. In questo bel mezzo tutta l'intensità, la passione, la credibilità di una band che si esprime al meglio e che affronta tematiche difficili, in alcuni momenti troppo volte alla glorificazione ma che non scadono mai patetico. Una band ed un lavoro maturi che come pochi altri lasciano il segno, come la conversione ad una fede prima difficile da fare entrare nel cuore e che ora senza di essa non si riuscirebbe ad accettare, in pace con se stessi, la morte. Immensi.

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